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FUNZIONAMENTO
Privacy: tutti i dati raccolti rimangono a casa vostra. L’accesso alla centralina da remoto può essere abilitato e disabilitato in qualsiasi momento. Se necessario l’utente può abilitare temporaneamente l’assistenza da remoto.
Installazione rapida: per lo più, i dispositivi non hanno necessità di cablaggi particolari. Tra i dispositivi forniti più spesso, l’unico che ha bisogno di un intervento specializzato è il misuratore dei consumi elettrici da inserire nel quadro elettrico. Per il resto, di solito si usano dispositivi facilmente installabili in pochi minuti.
Funzionamento locale: il sistema non ha bisogno di connessione Internet per funzionare. In assenza di Internet l’unica funzionalità mancante sarà la possibilità di accesso da remoto.
Utilizzabile manualmente: per quanto possibile l’utente deve essere in grado di azionare manualmente i dispositivi. Il telecomando del condizionatore continuerà a funzionare, così come sarà possibile regolare manualmente il termosifone o il termostato. Ma se preferite potrete impostare la centralina per annullare i comandi manuali e imporre la programmazione che avete dato. Questa funzione è spesso utile nei Bed & Breakfast, dove capita che gli inquilini lascino gli impianti accesi anche quando escono di casa.
Utilizzabile da tutti: una volta programmato dall’installatore, il sistema può funzionare con un’interazione minima da parte dell’utente. I meno esperti potranno semplicemente lasciare che il sistema funzioni secondo la programmazione oraria e le logiche impostate; se poi vogliono intervenire manualmente basterà premere sul + e il – del termostato o del termosifone o usare il telecomando del condizionatore. Chi ha maggiore dimestichezza con la tecnologia potrà gestire autonomamente le logiche del sistema in base alla presenza, all’apertura delle finestre, al livello di umidità, con parametri facilmente impostabili.
Per prima cosa l’integrazione. I dispositivi delle varie marche presenti sul mercato spesso prevedono un utilizzo associato alla loro centralina (in gergo gateway), e altrettanto spesso non consentono l’utilizzo di dispositivi di altre marche, nonostante il protocollo Zigbee sia stato progettato proprio per questo. Tuttavia, dal momento che è previsto dal protocollo, chi è in grado di farlo può integrarli in un’unica piattaforma, scegliendo i dispostivi più adatti alle varie situazioni. La nostra centralina fa proprio questo.
In secondo luogo, la scelta dei dispositvi. Abbiamo testato e integrato centinaia di dispositivi diversi, selezionando quelli più adatti ad un sistema di Building Automation. Il risultato è un ristretto gruppo di dispositivi di marche diverse che lavorano bene insieme.
Terzo punto, non meno importante, la centralina stessa. I dispositivi da soli hanno poca intelligenza, è la centralina che orchestra il sistema per far funzionare il tutto. Detto con chiarezza, sul mercato non si trovano sistemi chiavi in mano che utilizzino le logiche avanzate della Building Automation a livello di singolo appartamento nel modo in cui lo facciamo noi. Solvis.BA integra decine di sensori e attuatori distribuiti in tutta casa in grado di regolare gli impianti stanza per stanza in base alla presenza, ai dati ambientali, all’apertura di una finestra, anche in un’altra stanza.
Partiamo dalla premessa che se non esiste una versione Zigbee del dispositivo desiderato, la centralina può integrare anche i dispositivi WiFi che usano un protocollo aperto. I motivi per scegliere lo Zigbee sono molteplici. Prima di tutto la salute: lo Zigbee usa segnali radio meno potenti e più brevi rispetto al WiFi. Per lo stesso motivo la durata delle batterie è maggiore. Secondo punto è il numero di dispositvi che si possono connettere. La nostra centralina supporta fino a 500 dispositivi Zigbee connessi contemporaneamente, con un WiFi domestico questo sarebbe impossibile. Inoltre, i dispositivi WiFi spesso sono vincolati al produttore e possono funzionare solo in cloud, e questo per noi è inaccettabile. Un altro elemento a favore dello Zigbee è il fatto che tutti i dispositivi non a batteria funzionano da ripetitori, estendendo la copertura della rete.
I tre protocolli hanno ciascuno pregi e difetti. Il sistema è progettato per integrare anche Z-Wave e Bluetooth nel futuro. Tuttavia, dovendone scegliere uno di base, abbiamo preferito lo Zigbee in quanto maggiormente diffuso e senza limiti nel numero di ripetitori.